All’interno del mutuo scambio tra scuola e famiglia si muovono i tutor dell’apprendimento, figure appositamente formate per facilitare lo sviluppo a 360° dei ragazzi seguiti – sia scolasticamente che individualmente.
Il tutor dell’apprendimento si affianca a chi ha uno o più DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e si offre come vero e proprio supporto attivo nell’affrontare le difficoltà che essi potrebbero incontrare in relazione al disturbo. In particolare, il lavoro fatto congiuntamente tra tutor e studente mira sin da subito a dare consapevolezza dei metodi personali di apprendimento, iniziando a prendere le misure con mezzi diversi da quelli convenzionalmente utilizzati.
Nella pratica, il tutor supporta sin dai primi incontri lo studente mentre svolge i compiti, così da avere in una prima fase il quadro generale sulle sue modalità di studio; solo successivamente, prende parte attiva nella formazione di un percorso educativo personalizzato. Infatti il tutor può procedere a impostare un lavoro strutturato per garantire che le lacune vengano colmate e le abilità potenziate.
La figura del tutor fa in modo che metodo, strategia e conoscenza didattica convergano al trattamento adeguato del DSA.
Essendo un punto di riferimento , il tutor ha diverse funzioni:
1. È una delle parti che elabora il piano didattico dello studente, in modo tale che esso sia davvero su misura delle sue necessità specifiche.
2. Visiona, in quanto esperto di riferimento, il Piano Didattico Personalizzato (PDP) elaborato dalla scuola. In questa sede può anche suggerire miglioramenti o modifiche in base alla sua esperienza con l’alunno;
3. Si affianca alla famiglia in sede di colloquio con gli insegnanti, in modo tale che il quadro generale sia davvero completo e tenga in conto l’esperienza scolastica dell’alunno a tutto tondo.